una luce irreale là dipinge in bianco il fianco di quella collina e offusca anche la luna... una serata che lentamente si perde nei soliti meandri e nel soffocato rumore di queste parole... una giornata che lenta mi è passata davanti... una fra tante uno fra tanti... a tenermi vivo sono a volte soltanto le mie piccole manie... succede a volte che qualcosa mi passi davanti agli occhi e che sia soltanto un momento... le frasi lasciate a metà... cancellare qualche parola nella vana speranza di dimenticarla e ritrovarla subito dopo ancora una volta ossessiva... ho trovato in quest'abbozzo di vita soltanto la via della scrittura per liberarmene... parole fissate su di un foglio gettato via come se questo fosse in grado di allontanarle di non farle più mie... e la luce diventa di un bianco sempre più feroce e non serve a niente chiudere gli occhi... mi lascio affascinare e come sempre mi piace raccogliere quello che rimane dei nostri piccoli gesti quotidiani e poi fuggire via in un altro viaggio che mi dia il tempo di pensare... cercare di scrivere e pensare alla stessa velocità... in qualunque luogo io sia... minuti ore e giorni che volano via in un soffio proteso in equilibrio precario verso la prossima cosa da fare... inviare lettere a vecchi indirizzi disabitati... una lettera vecchia di quattrocento chilometri e dodici anni scritta da una persona conosciuta per caso su di un treno... strane cose conservano i miei cassetti... strane cose ritrovo dentro di me... conoscere uno alla volta i miei strani personaggi e scovare in ognuno di loro quel pazzo che abita nel mio cervello...