Mi si addicono nell'ordine. Fogli gialli e schermi neri. Poca luce. Birra giovane e whisky invecchiato. La musica anche, vecchia anche quella. Le parole giuste e le espressioni sbagliate. Non so mentire, e questo l'ho già detto, ma sono bravo a far finta di niente. La razionalità ed essere sufficientemente scapestrato. La velocità anche, ma in questo non ho mai esagerato. La lentezza, e di questa sì, di questa ho spesso abusato. I libri alti un palmo di uno scrittore che si è impiccato. L'ordine e uno strano disordine organizzato. La mania per i particolari, gli occhi piccoli e lo sguardo di lato. Le camicie, i colori scuri e il bottone sul colletto perennemente slacciato. I lunghi e noiosi discorsi sulla vita, un egocentrismo esagerato. Una strana citazione colta e la battuta da puttaniere navigato. La coerenza quella no, con quella non mi ci sono mai trovato. I progetti a lungo termine, la determinazione e lo sguardo disincantato. Pareti bianche, pochi quadri, una casa vuota e un silenzio mozzafiato.
Andare a letto tardi e svegliarmi completamente stonato.
La solitudine. La prudenza.
Una lunga linea morbida e un tramonto evaporato.