la stanza scura

Luce rosso sangue rappresa sul muro. Non c'è consolazione stasera, nè tranquillità.

Un vecchio cd senza nome con due lettere graffiate via nella mia calligrafia spigolosa degli appunti distratti. Iniziali di un nome. Iniziali di chi.

Ci trovo dentro grumi densi di nero e indelicati sprazzi di luce.

La spengo questa luce.

Esco.

La musica la porto con me.