MAICOOOOOO

Mi sta bene tutto. Mi sta bene che la lingua cambi, che si evolva, che le parole si modifichino e che nel nostro vocabolario entrino tutte quelle parole che fanno tanto storcere la bocca ai puristi (quelli veri) della lingua.

Posso sopportare che si scriva "a me mi" e che ci si possa riferire ad una donna con "gli" anziché con "le".

Posso sopportare che le vecchiette dicano "altro" al garzone del droghiere quando hanno finito di fargli mettere e togliere fettine semitrasparenti di prosciutto dalla bilancia fino a raggiungere il peso ESATTO di 100 grammi.

Sul mio limite di sopportazione in merito all'abolizione coatta del congiuntivo ci sarebbe da discutere, ma credo sia soltanto un mio problema dovuto al mio essere irriducibilmente toscano. Diciamo che potrei, più che sopportarlo, farmene una ragione, se proprio decidessero di farmelo fuori.

Posso sopportare, perfino, tutte quelle parole orrendamente storpiate dall'inglese che ormai usiamo tutti.

Ma, porco cazzo, se proprio vuoi dare un nome di merda a tuo figlio, scegline almeno uno che poi saprai pronunciare: perché quello che proprio non posso sopportare, quando faccio la spesa, è sentire uno che, inseguendo tra gli scaffali un mefistofelico bimbetto, continua a urlargli dietro, con tutto il fiato che ha in corpo: "MAICOOOOO"