A casa tutti bene, l'ultima volta, due mesi fa
Fotogrammi sfocati immagini bruciate e luce sfavillante. Dure insinuazioni e un velato sospetto. L'elemento congeniale, tutto questo non si deve fare. Sguardi biechi levati alti e nessuna favola da raccontare nel contrappasso di notti scure. Giornate cadenti sull'idea fissa fuori di qui. Emozioni che in altre ere definiremmo scolorite adesso soltanto scomposte. Maltrattare speranze, riposte dove capita, nel primo sguardo che passa, nell'ultimo culo che ho visto. Deliri di onnipotenza alcolica di mascheroni in festante corteo nel rivoltante défilé, poco da dire, troppo da bere. Un caro saluto, dove diavolo ci siamo conosciuti, quella volta amica dell'amica dell'amico, o era una cena, o era un aperitivo. Volti scomparsi parole mancanti all'appello. La questione è certamente poco chiara. Il caldo è pesante le tue parole, spesso, anche. Credi davvero che m'importi. Non so chi c'è là dentro, non ho intenzione di andare a vedere. Barcollo sul confine netto deciso, un piede fuori un piede poco più in qua. Sono di fuori, non sono di qui. E a casa tutti bene?